Pensandoti diverse volte negli anni ho immaginato mentre camminavo di incontrarti, riconoscere il tuo tra i volti senza ricordi che incontro tra i viali intasati di valigette. All'aeroporto tra le tante lingue sentire la tua, nuotando al largo, scambiarci nel correre sulla pista: tu che vai verso sud, io incontro all'estremità opposta. Un giorno ho capito che non era vero, avevi promesso così come si soffia su una margherita: per gettare aria fuori carezzare una guancia con il vento. Smettere di credere fa bene, i sogni son tutti spariti, resta mica l'illusione, l'aspettativa. Cosa succede è bene, ché non accade non è mai stato, nemmeno nella testa e non manca. Alzare la testa per le vie: facile, adesso, mi vien quasi un colpo questa mattina quando appannato vedo te. Di chilometri tanti ne ho messi dal tuo ricordo, non troppi, forse, eppure credevo. Parole dove sono, vanno tutte altrove, a