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Bilancio di una tartagiornata di viaggio

Oggi ho (o mi sono):


- digitato un numero di partita iva al posto di un numero di telefono;
- passato un cinquantottesimo della giornata a dividere in 58 parti tutti i quadrati che ho visto;
- scritto una frase solo per attirare l'attenzione di una persona;
- pentita di aver attirato l'attenzione di quella persona quando l'hostess mi ha spiegato che dovrò pagare i danni alla compagnia aerea per aver imbrattato un sedile;
- fatto delle mie braccia quello che un cucciolo di gatto fa di un paio di collant;
- fatto alle collant quello che ho fatto alle mie braccia imitando quello che un gatto farebbe con le collant;
- rotto la valigia del tutto;
- portato la valigia sollevandola per chilometri e chilometri o comunque abbastanza da stancarmi, non essendomi coricata, ieri;
- dormito durante una lezione, " " " ";
- usato dei punti e virgola senza timore di sbagliare a collocarli.

Registro, inoltre, la solita rabbia verso la parola "green" e il suo uso in italiano: tematiche green, investimenti green, green bar, cibi green. Verde è l'Irlanda, verde era Babbo Natale prima che la Coca Cola lo convincesse a vestirsi di rosso nonostante la mole, verdi sono il pistacchio, i piselli, la bile (gustosissima sulla pasta e più economica del pesto) e verde pure l'acqua, quella dei fiumi che hanno mangiato pesto a pranzo.


Da grande voglio fare campagne per restituire i colori alle cose. I colori non sono dei concetti. Se mi vesto di rosso non sono comunista: mi vesto di rosso.
E comunque io vesto di nero e detesto le mode, specialmente quelle "green": il bio, lo slow, il km zero, il curvi, che non c'entra niente ma è sempre una delle solite tendenze che non piacciono a nessuno ma vengono seguite, perché fa spocchioso e vestirsi di spocchia fa sentire superiori. Quando ho scritto queste righe, decenni fa, ero a Milano, mi veniva da dire spocchioso, mi sentivo spocchiosa o forse pidocchiosa che a Firenze non indica che hai i pidocchi, ma che sei pissero. Spiegare una parola in fiorentino con un'altra parola in fiorentino non funziona, temo, ma tanto non sono in nessuno di quei modi, solo stanca, ma agitata.

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