Di solito dormo poco e non lascio molto tempo alla mia mente per catturare il ricordo dei mondi in cui ha viaggiato nottetempo, ma talvolta capita che mi ricordo qualcosa e cerco di ricollegarlo al vissuto, alle parole sentite, lette o pensate negli ultimi giorni, alle immagini che ho visto eccetera. Spesso al posto dei sogni ho il privilegio di rammentare con dovizia di dettagli i miei incubi. Stanotte ad esempio, ne ho fatto uno discretamente spaventoso, in cui un professore che ho davvero avuto anni fa mi portava a casa sua ed iniziava a provarci. In realtà il vero professore in questione è una persona mite e tutt'altri che viscida, ma stanotte l'ho rievocato così. Mi sono svegliata tre o quattro volte durante l'incubo, riprendendo il filo nel momento preciso, come dopo uno stacco pubblicitario. Alla fine, combattuta tra il denunciarlo o meno, mi confidavo con la mia amica e compagna di banco, fatto del tutto verosimile, la quale mi invitava a non pensarci e a pulirle gentilmente la piscina, cosa del tutto fuori da ogni riferimento reale. Da dove deriva una simile concatenazione di pensieri? Come è entrato il prof X nelle mie peregrinazioni notturne? Perché un sogno tanto brutto dopo un giorno tranquillo? Forse la causa è il dolore diffuso alla gamba destra che mi ha colpito con particolare bruciante intensità verso le tre di notte? Addormentarsi pensando a qualcosa di piacevole non serve a manovrare la nostra direzione nel sonno. Pensare ad un colore pastello come il celeste è vano. Sono forse gli incubi l'esplosione delle paure che dormono durante il giorno, che scacciamo dalla nostra testa prima ancora di accorgerci che le stiamo provando? Da piccola sognavo molte volte che entravano i ladri, ma in effetti quello era un timore che mi paralizzava ogni sera prima di spegnere la luce. Altre volte però mi appariva una parente orribilmente trasformata in strega, e io scappavo in preda al terrore, benché nella realtà quella signora fosse più che gentile con me.
Il legame tra incubo è realtà deve, probabilmente, restare avvolto nel mistero.
Il legame tra incubo è realtà deve, probabilmente, restare avvolto nel mistero.
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