Nuovo anno. Nuovo inizio, si suppone. Ognuno di noi si sforza di pensare ai nuovi propositi, come se quelli dell'anno passato non fossero più validi, come se ciò che tentavi di realizzare l'anno precedente, col venturo fossero cancellati.
Ci aspettiamo cambiamenti, fortuna, amore, soldi, tranquillità.. Le solite banalità ripetute fino alla nausea, augurate dalle liste di amici in rubrica, la maggior parte dei quali nemmeno conosciamo. Tonnellate di auguri vuoti di significato, ma pieni, oh sì, pienissimi di indifferenza. Ogni augurio dovrebbe essere speciale, ogni augurio dovrebbe essere particolare.
Un nuovo inizio, porta sempre un poco di sollievo, come se tutto il PRIMA negativo fosse in qualche modo più lontano..Eppure, tra un'anno e un altro ci corre davvero poco.. Un attimo e siamo nel nuovo anno. Solo un benedetto attimo ci cancella l'angoscia di qualche minuto prima, solo un maledetto attimo ci allontana da un sorriso che ci ha scaldato il cuore. Come curarsi dalla sindrome del Nuovo Anno? Vivere come se gli anni non esistessero, continuare il nostro percorso cancellando le barriere e i limiti temporali, rendiamoci liberi vi prego.
Liberi e sonori.
Il mio 2010 sarà nuovo, sicuramente porterò con me una buona amica, un rapporto particolare ma sano e sincero. Non accade spesso. E nuova musica, nuove parole, nuove idee.
Ma soprattutto, nuova speranza arancione.
I.
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