Giorno 15: la situazione si sta facendo talmente dura che siete ridotti a reclamare il diario, se sono in ritardo con la pubblicazione. Essì che mi sono impegnata a costruirmi una reputazione di ritardataria impenitente. A proposito di pene (che avete capito, bricconcelli, pene, plurale di pena), mi sono accorta che io sto scontando le mie. Sono nel girone dei girelloni, come da sempre mi chiamano a casa mia, condannata a girare per un tempo indefinito in uno spazio ristretto, con lo stare al chiuso come unica alternativa. Considerate che i 5km dell'Isola Margherita di Budapest, dove vivo, mi annoiano al punto che corro intorno all'isola, sulle rive, e tra i ponti. I percorsi predefiniti e delimitati mi tediano quasi come il biliardo alla tv. Per motivi simili mi fanno tristezza i laghi.
A me che non avevo orari nemmeno a 12 anni, si dice di restare in casa e, soprattutto, di seguire delle REGOLE. E di stare in casa. In casa! Io! Mio fratello, come se non bastasse, ha chiamato il gatto Dante, per mettere meglio in scena questa Divina Commedia, atto primo.
A parte tutta questa farsa, non posso ammetterlo, ma per ora non mi trovo male. Del lavoro per ora ce l'ho, i soldi dice che ora non bisogna pensarci. Correre corro, yoga lo yogo, pilates lo platesso, per la palestra sollevo persino mia mamma pur di fare anche pesi, vita sociale tanto a Grosseto non è che manchi per via della quarantena...non è poi tanto male. "Vieni che c'è la diretta di Conte!" mi ha chiamata mia mamma alle 6 e 20 di oggi pomeriggio. "Ma va, che quello è come me, se dice 6 e 20 arriva alle 8". Scene così le ho viste solo nei film, con le famiglie riunite attorno la radio ad ascoltare l'Innominabile (er Duce) o i bollettini di guerra. Questo post non è un paragone, tranquilli, questa casa non è una trincea, però ammettiamolo, siamo così. Tutti a ascoltare chi ci comanda (alcune con la bava alla bocca), terrorizzati che ci tenga rinchiusi anche d'estate, che ci tolga i supermercati, che ci chieda di stare zitti o di far pisciare il cane nel water.
So che volete ragguagli sul tetto e ne ho. Anche oggi tirava molto vento, ma sono riuscita a farmi un'oretta di corsa. Sono stata tuttavia sgamata, da una vicina. In pratica tenendo aperta la porta della terrazza sul tetto sto facendo sbatacchiare gli usci di diversi condomini ai piani superiori. La signora è salita a controllare se qualche scriteriato non avesse lasciato aperto l'accesso al tetto. E ha trovato la scriteriata che correva in circolo. "Nessun disturbo, tesoro" ha detto "corri pure". Per oggi.
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