Giorno 22: oggi, al culmine della follia, ho fatto dei biscotti. Cinque di numero, ovviamente senza zucchero - anche volendo, non ne teniamo in casa -, senza carne, nè legumi, senza soya, senza pesce, senza creme testate sugli animali, senza lattosio, senza creme non testate sugli animali e purtroppo anche senza l'olio di palma che presumo sia il segreto di quelli industriali. Per ora li teniamo in una ciotola per decorazione, ma sospetto possano funzionare bene anche come arma, nell'improbabile caso che un ladro decida di farci visita. Mia madre, inoltre, mi sta gradualmente forzando a svolgere delle faccende. La mia indole ribelle fa sì che dopo un po' arrivi mio padre a salvarmi. Per asciugare i cocci ho spaccato contro una brocca un bicchiere che avevamo da oltre 40 anni. Dovremmo evitare le attività a rischio infortunio, in questo frangente, spero che mia madre se ne renderà conto prima di chiedermi altre assurdità. Mentre andavo in farmacia un vicino mi ha detto "Si passeggia, eh?!" con quel tono carico di giudizio che spero gli procuri un posto nel girone degli impiccioni. Ho trascorso il tragitto, aimè breve, fino alla farmacia, a immaginarmi risposte avvelenate con cui avrei potuto trafiggerlo. Anche in questa condizione di isolamento, odio tutti.
A volte mentre leggo i capolavori dei grandi del secolo scorso, mi chiedo come se la passi la loro progenie. Certi talenti potrebbero anche essere genetici e forse un giorno ci troveremo tra le mani un bel romanzo di avventura firmato dal pronipote di Bulgakov o vedremo in classifica i nomi Kipling e Orwell . Di nuovo. Del resto, se fossi la discendente di Juri Gagarin, m’interesserei di astronomia e se invece tra miei avi ci fosse stato, mettiamo, Temistocle , non avrei accantonato la matematica alle prime difficoltà liceali. La storia familiare può anche non influenzarci, ma tende a farlo quando i nomi che ci hanno preceduto sono altisonanti. Per questo mi è sembrata un’idea carina quella di fare una piccola ricerca sugli eredi degli scrittori più amati del secolo breve (che, lo ricordo per chi non lo sapesse, fu chiamato così guardando alle svolte epocali della storia, ritenendo che l’Ottocento fosse il secolo lungo in quanto è iniziato nel 1789 con la Rivoluzione Franc
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