Giorno 8: il governo italiano ha trovato un metodo più efficace per farci stare in casa. Adesso per uscire devi scriverti un'autodichiarazione lunga quanto un canto della Divina Commedia. Ho guardato solo quella per noi giornalisti che ci ha fornito l'Ordine, ma penso sia quasi uguale a quella per le uscite dei privati cittadini. Una roba che al terzo paragrafo e ottavo comma citato, ti casca la mano di sicuro.
Ieri notte non ho dormito, perché mi è salito il panico che siamo tutti reclusi, le mura della mia camera si stanno evidentemente avvicinando tra di loro e uscire non è permesso e anche se un po' lo è, le persone, diversi miei amici inclusi, scrivono cose terribili su chi lo fa. A me non importa di uscire, adesso, sia chiaro. In casa faccio degli allenamenti che mi stancano più di due ore di corsa, e ne svolgo quanti ne voglio, in più oggi ho scoperto che posso andare sul tetto, dove sono riuscita a camminare tantissimo (girando in tondo), ma mi fa lo stesso impazzire leggere da tutte le parti che non si può uscire. Potessi silenzierei tutti quello che insistono su questo punto, perché evidentemente non sanno quanto possono dare fastidio ai claustrofobici, mentre le persone con cui si arrabbiano, quelli che davvero escono tanto per svago e magari fanno pure gruppetto non li leggeranno mai e comunque non cambieranno certo perché qualcuno lo ha scritto su Internet.
Oggi mi sono fatta la postazione di lavoro in terrazza: un mal di schiena che non vi dico, perché non sono abituata a scrivere seduta e in terrazza non ho appoggi sopraelevati, ma vuoi mettere stare all'aria aperta. Ho trovato un allenamento molto carino e l'ho ripetuto sette volte: adesso non ho più le braccia e sto imparando a scrivere con i piedi e con la bocca. Sono uscita perché mi ha mamma ha minacciato che sennò usciva lei e so che lo ha fatto perché pensa che mi verrà un attacco di panico. Ho comprato le cose sbagliate alla Conad e penso si sia pentita di aver accettato che andassi io. Che altro, che altro, che altro. Mi sono accorta che da quando siamo tutti a casa le chiamate dai call center si sono ridotte, un effetto molto positivo di Covid19 direi! Ormai chiamano soli quelli che mettono giù appena rispondi. Sono aumentati, invece, in modo esponenziale, gli audio messaggi di amici che cantano e anche quello è un bene.
Ultima nota: è tornato Vespa, andrà tutto bene.
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