Pare non sia sempre colpa delle città, quando senti che qualcosa non va. Lo dicevo l'altro giorno a Rognone, un amico mio sempre un po' melanconico. Nella vita ci sono talmente tanti aspetti da valutare, ovunque tu sia, che ci saranno sempre delle cose che vanno bene e altre che vanno male o che non vanno affatto. Anche se vivessimo in un palazzo d’oro, tra stanze senza pareti, separate invece da veri alberi con i rami e tutto, le cui sale conciliano la bellezza del mare e la frescura dei boschi di montagna. Pure se a colazione, nella nostra dimora dorata, ci dessero il miglior caffè brasiliano, un brasiliano (ma che scrivo) e una ciotola di fragole cresciute al sole e se in aggiunta dormissimo tra lenzuola di seta leggera sempre fresche di bucato, se sotto casa nostra ci fossero il mare, un lago, un fiume e un'Esselunga: uno per nuotare, l’altro per incanalare la malinconia, il terzo per abbellire la tenuta nel complesso o corrervi vicino, l'ultima perché va
NB: è tutto inventato a questo mondo. Figurati su questo blog.