Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2010

Il filo dell'equilibrista

Quel filo che vorresti toccare, perchè se fosse tangibile forse ti riuscirebbe di smettere. Smettere di fare cosa? Di sbagliare responsabilmente. Per analogia, mi viene in mente la pubblicità di un noto alcolico dolce a dispetto dell'aroma di caffè. "Bevi responsabilmente". Come dire "decidi di ubriacarti, non farlo per errore.". Quando ti accorgi che stai per commettere un errore, magari lo stesso che ripeti da anni, per un attimo hai in mano un potere enorme. Quello di cambiare il destino, o almeno la serata. Perchè potresti fermarti. Finchè non impari a usare quel potere, la tua vita sarà sempre un po' meno vissuta e un po' troppo sopravvissuta.

Di passione in professione: i dubbi di una notte fredda

Poco più di un anno fa ho deciso di intervistare il mio primo insegnante di teatro, che di lavoro fa il professore di italiano alle superiori. Giovane e simpatico, oltreché belloccio, gode dell'ammirazione degli allievi, con cui instaura bellissimi rapporti. A molti anni dai miei corsi di recitazione con lui, ho ripescato il suo numero di telefono e sono andata ad intervistarlo, a poche ore da un suo spettacolo. Ho così avuto modo di vederlo all'opera nel preparare la messa in scena di una trama composita e ricca in scenografie. Un lavoro gigantesco. Che non era un lavoro. "Certe cose le fai per passione. Per quale lavoro staresti anche 13 ore di fila senza sosta, faticando sotto il sole?" mi ha spiegato Giacomo. Lui la pensa così. E forse ha ragione. Perchè inquinare una passione con i numeri della busta paga, le percentuali dei contributi, le gelosie con i concorrenti, le scadenze da rispettare ad ogni costo e via dicendo? Se da un alto sono d'accordo, realizzo

Amicizia vicina, amica lontana

Un sorriso tra finestre abitudine consumata e vacua. Una strada non è un abisso conoscersi è possibile ma non serve. Sei amico quando chiedi e dai, se puoi. Mi guardi triste e supero la paura per sorriderti tu non mi mandi a quel paese almeno. Il coraggio che ha la mia amica lontana che entra nella mia camera con la sua voce canterina vola qui vicina quando il potere dell'etere sposa quello della rete il computer non fa poesia ma la poesia si fa da sola. Mentre ti scrivo mi saluti dalla radio guardo fuori mi sorride il ragazzo triste alla finestra. Clà, per Iasmin

Ascolta

Chiudo gli occhi e arrivano tutti, circondati da tutto. Una folla numerosa e chiassosa, impegnata a chiedere e, forse, a ferire. Nessun complimento, solo critiche, velenose. Ci sono critiche buone, piccole gemme spinose difficili da inghiottire, ma quando le lasci andare scivolano giù e cadono nello stomaco borbide e dolci, ormai trasformate dalla tua intelligenza in frutti preziosi e ghiotti. Le persone si amano tra loro, in fondo. Alcune non lo sanno, ma hanno bisogno degli altri. Spesso in modo involontario agiscono in modo che i loro simili stiano bene, li riprendono con asprezza per far di loro persone migliori. Oggi la penso così, perchè mi va. Ci sono anche le parole crudeli, malintenzionate. Possono arrivare dai nemici, oppure dal peggior nemico di ognuno di noi. L'avversario senza nome. Con quel suo viso nello specchio. Lo vedi solo lì e nella carta stagnola. Più di rado, lo incontri nelle acque di un lago o nelle pozzanghere meno inquinate. Sei tu. Tu sei quei tutti m

Articoli che non articolano: vomitano e basta.

Sesso Orale . Ecco, questo qui sopra è un articolo che ho appena letto. Ecco, quella qui sotto è la mia riflessione immediata, il torrente di parole che mi è uscito dalle dita appena finito di leggere il pezzo. Ma, anche se io uso il bagno di un treno italiano (leggi trenitalia) rischio di prendere malattie gravi. Di questo però non se ne parla mai, chissà perché? Questo articolo, lo reputo scritto malissimo. Allarma, senza invece dire che l'argomento trattato è una cosa dimostrata da qualcuno di affidabile (se non mi fanno nome e cognome di almeno una 40ina di specialisti bravi io non ci credo). In più, è un articolo inutile perché oltre ad esporre una questione del genere, provando a parlarne in modo più costruttivo, non si propone nemmeno una sorta di propaganda di informazione sull'igiene e le manovre sanitarie da attuare sempre e comunque da buoni cristiani copulatori. Cosa gli ci voleva al giornalista a scrivere qualche link utile per chi non conosce l' HP

Il consumismo che non costa nulla

Il consumismo di chi non spende I paesi benestanti erano sovraffollati di negozi, mancava lo spazio per aprirne di nuovi. La Dea dello Spreco e del Consumo cominciò a valutare varie ipotesi a soluzione dello stato di stallo in cui rischiava di finire il popolo dei consumismi, suoi devoti fedeli. Creare un grosso mercato sottoterra? Troppo laborioso, senza contare che se gli umani non vivevano ché sopra la crosta terrestre, dovevano avere problemi di claustrofobia. O paura del buio. Per motivi simili scartò anche l'idea dei centri commerciali sommersi. Per una buona settimana lavorò sodo su un progetto di grattacieli commerciali su piattaforme da far spuntare dai mari, non troppo lontano dalle coste. Dalle sue ricerche, tuttavia, emerse che ai terrestri piacevano i luoghi comodi e veloci, facili da raggiungere. Il suo cestino era ormai pieno di carte quando ebbe l'illuminazione. Poteva intervenire sul corso della storia, facendo in modo che l'inventore di Internet sviluppas

I nostri rari, SUDATI (che schifo), preziosi incontri

REFLECTIONS, THOUGHTS and STUFF LIKE THIS

There are moments when you feel tired of everything. You’re focused on ONE thing, one problem, and you don’t see the world around you. All energies fly away with your positivity, you fall in a dark state of mind in which you can’t make any new move. Then, changes arrive. You start doin’ various things, new ideas comes to you like stars fallin’ from the sky. You got ENERGY to do think and create. You feel free and present, at last. You’ve beated the best, baby. I’m proud of you.

Di palo in frasca

Non si finisce mai d'imparare. Quand'è che si comincia a dormire quindi? Solo quando si sarà imparato che dormire serve ad imparare. Da questa mia deduzione capisco di non aver ancora imparato alcunchè nella vita, o molto poco. Per esempio, ricordo che bisogna fare solo una cosa alla volta e mi sforzo ogni giorno per ampliare la mia capacità di fare molte cose in un colpo solo. Forse faccio in questo modo confusa da insegnamenti contraddittori. Quando vai a fare il cameriere per le prime volte, infatti, invece di insegnarti a pelare le patate senza lasciare mezzo tubero attaccato alla buccia, ti intimano di non fare viaggi a vuoto con i piatti. Uno per mano e almeno uno per avanbraccio. Le dita sono perfette per infilare almeno sei calici. La cestina del pane puoi portarla senza l'uso di arti, se riesci a soffiarci sotto con abbastanza vigore da farla arrivare in cucina. Tutto questo mentre prendi le ordinazioni dei clienti appena arrivati e raddrizzi l'inutile vaso di

Lettera (ignorata) ai giornali.

Salve, sono I.A.S. , mio padre, giornalista egiziano e cittadino italiano, lavora in attesa di contratto da ben tre anni, per l'ufficio culturale dell'ambasciata egiziana in Roma (Via delle Terme di Traiano n°13). Alle ore 21.00 circa del giorno 27/5/2010, abbiamo ricevuto una sua telefonata in cui diceva di sentirsi male e di non poter uscire dal suo alloggio (facente parte dell'ufficio, di fronte all'edificio principale) perché lo avevano chiuso dentro. Infatti, essendoci in corso una vertenza sindacale ai danni dell'ufficio stesso (per mancate retribuzioni e maltrattamento), dietro ordine dell'addetto culturale sono stati sostituiti i lucchetti che chiudevano l'alloggio in cui risiede mio padre, impedendogli così di uscire. In più, è stata tolta l'elettricità, costringendolo a stare al buio. Mio padre ci ha chiamate, a me e mia madre, qui a Firenze per dirci che stava male e che non poteva uscire né comunicare con l'esterno, essendo una zona dove

Addio, Dio.

Ronald James Padavona in arte Ronnie James Dio, ci ha lasciati. 67 anni di voce, LA voce dell'heavy metal che ha scosso le membra di milioni di persone, è morta alle 7 e 45 ora americana, domenica 16 maggio. Dai Black Sabbath ai Rainbow, dagli Heaven and Hell ai Dio. Un turbinio di fottutissimo rock, di energia allo stato puro, di irripetibile storia della musica. Inutile dire altro, lascio che sia la sua musica a parlarci. A presto, Ronnie. I nostri cuori rockettari sentiranno la mancanza della tua grinta. Del tuo mondo.

Odio et.... e basta

Se potessi ve lo direi Che vi odio Odio Odio Dopo tre anni O dopo 8 mesi Ma anche dopo 4 mesi Diversi Eppure uguali Possibile che debba sempre averlo io il coraggio? E che non sappia odiare? Non voglio lanciare un messaggio, aiutare o educare, solo sfogare e urlare. Per favore, penna, non farmi chiudere con una porta aperta. Fammi sentire lo sbattere Di una blindata Che si chiude Con rancore. Perchè io vi odio. Sentitamente, Claudia

Consumato

Ti ha consumato. Stracciato e criticato. Denigrato finemente giudicato subdolamente. Cosa fai, ancora hai un briciolo di speranza? Ancora la tua mente vaga verso quell'idea? Non esiste la persona che tu credevi di aver visto. Non esiste. Svegliati, apri gli occhi! Sbatti la testa, urla, perdi la voce, arrabbiati! Come un virus, si è insinuato.. Come un virus.. Inesorabile e insospettabile.. Glielo hai permesso, credendo che fosse buono. Che il suo modo di dirti e di aiutarti fosse l'unico efficace e degno di essere. Quanto stavi sbagliando.. Quanto è stato bravo a manipolarti e plagiarti. Tu non sei il suo doppio. Tu sei te stesso. Tu sei reale. Lui, è un povero sciocco che non sa.

Raimondo Vianello

Raimondo Vianello, quasi 88enne, ci ha lasciati. Una grande carriera alle spalle, sbocciata a 28 anni suonati. E suonati bene. Fa il suo ingresso nel mondo dello spettacolo nel ruolo di un soldato per la rivista Cantachiaro di Garinei e Giovannini nel 1950. Ecco che inizia il viaggio: lavora con Macario, Gino Bramieri, Carlo Dapporto. Ugo Tognazzi, con cui farà coppia fissa nelle tante scenette che hanno lasciato preziosi ricordi nel cuore degli italiani. Come dimenticare Un, due, tre il divertentissimo show nel quale i due comici allietavano il pubblico con sketch irriverenti nei confronti dei potenti. Sketch che, tra l’altro, fecero molto discutere e nel ‘59 la censura portò alla chiusura del programma. Sempre nel 1959, un secondo incontro fondamentale per la sua vita: conosce Sandra Mondaini, che sposa e dalla quale non si separerà più sentimentalmente e professionalmente. Negli anni Sessanta ricominciano le apparizioni televisive con accanto Sandra, che con la sua comicità e il s

Lunga vita al desiderio

Ancora il vivere non sfiora la bellezza ansiosa del desiderare Il sogno mio più bello spero non si avveri mai. Claudia

La società è vuota.

Ieri mi è successa una cosa un po' particolare.. Ero alla fermata dell'autobus, alla stazione di Firenze Santa Maria Novella. Quindi, una fermata con un bel po' di persone abili e reali. Vive. Scende da un bus un signore disabile, penso che fosse di origine slava, messo davvero male. Occhi che seguivano direzioni diverse l'uno dall'altro, denti storti, gambe rivolte verso l'interno così che le ginocchia dovessero sopportare tutto il carico, compresa la parte interna del piede e la caviglia. Era praticamente piegato in avanti e per riposarsi, a quanto hanno detto le persone che lo incontrano spesso sui bus, si mette tutto giù, in quella strana posizione che noi assumeremmo soltanto se facessimo qualche strano esercizio di stiramento (e forse neanche quello): praticamente seduto con le due gambe deformate piegate verso l'esterno (ginocchia verso l'interno e piedi verso l'esterno a fare perno per poi permettergli di alzarsi). Insomma, un uomo sfortunato

Fuga dall'inverno

Vento, neve, gelo e la quercia se la ride. Le ghiande torneranno e il solletico non lo soffre più Ce la puoi fare anche tu occhi di ghiaccio, quest'inverno dura da stagioni: almeno adesso non è solo per te. Ti senti forte, si vede, ma ricorda che la quercia è vecchia i secoli il tronco gli strati la corteccia corteccia vera naturale non il tuo intonaco di smalto basta un ago di pino a scalfirlo. graffi ti faranno male occhi di cristallo. Dolore senza parole, abitudine perduta. Lacrime dimenticate, rumori soffusi, sogni distratti. Ecco che arriva il ricordo, come una freccia. Un fiotto di dolore. Ma è tutto vero? Sì. Quelle parole che rileggi per caso erano le sue e lui non se ne è andato resta con te, mutato. Sopportarlo è peggio che piangerne la perdita. Questo mi hai detto occhi di bugia ubriaco di pensieri Forse hai ragione in teoria, ma prendi questo dono usalo. Cresci. La realtà tornerà, ti rincorrerà e sempre sempre sarà più veloce di te. Claudia

Il nero nel bianco

Nel bianco, incontro istantaneo di ogni emozione, ti ricordo, nero spettro. E ancora ti adoro. Claudia

Che senso hanno gli incubi?

Di solito dormo poco e non lascio molto tempo alla mia mente per catturare il ricordo dei mondi in cui ha viaggiato nottetempo, ma talvolta capita che mi ricordo qualcosa e cerco di ricollegarlo al vissuto, alle parole sentite, lette o pensate negli ultimi giorni, alle immagini che ho visto eccetera. Spesso al posto dei sogni ho il privilegio di rammentare con dovizia di dettagli i miei incubi. Stanotte ad esempio, ne ho fatto uno discretamente spaventoso, in cui un professore che ho davvero avuto anni fa mi portava a casa sua ed iniziava a provarci. In realtà il vero professore in questione è una persona mite e tutt'altri che viscida, ma stanotte l'ho rievocato così. Mi sono svegliata tre o quattro volte durante l'incubo, riprendendo il filo nel momento preciso, come dopo uno stacco pubblicitario. Alla fine, combattuta tra il denunciarlo o meno, mi confidavo con la mia amica e compagna di banco, fatto del tutto verosimile, la quale mi invitava a non pensarci e a pulirle ge

Considerazioni di inizio 2010

Nuovo anno. Nuovo inizio, si suppone. Ognuno di noi si sforza di pensare ai nuovi propositi, come se quelli dell'anno passato non fossero più validi, come se ciò che tentavi di realizzare l'anno precedente, col venturo fossero cancellati. Ci aspettiamo cambiamenti, fortuna, amore, soldi, tranquillità.. Le solite banalità ripetute fino alla nausea, augurate dalle liste di amici in rubrica, la maggior parte dei quali nemmeno conosciamo. Tonnellate di auguri vuoti di significato, ma pieni, oh sì, pienissimi di indifferenza. Ogni augurio dovrebbe essere speciale, ogni augurio dovrebbe essere particolare. Un nuovo inizio, porta sempre un poco di sollievo, come se tutto il PRIMA negativo fosse in qualche modo più lontano..Eppure, tra un'anno e un altro ci corre davvero poco.. Un attimo e siamo nel nuovo anno. Solo un benedetto attimo ci cancella l'angoscia di qualche minuto prima, solo un maledetto attimo ci allontana da un sorriso che ci ha scaldato il cuore. Come curarsi da

In bilico

Aprì gli occhi. Sul tavolino di vetro, due tazze di cappuccino piene fino all'orlo di morbida schiuma accanto ad un piatto con rotondi biscotti tempestati di mirtilli. Quei biscotti... "Sto ancora sognando." Pensò Nina richiudendo gli occhi. Nell'aria al profumo di caffè si mescolavano altri odori. Distingueva una lieve fragranza di lavanda. Ricordò una casa piena di lavanda essiccata nei vasi. Quella casa. Riaprì gli occhi. Era sveglia. Quel tavolino era identico a quello della sua camera ma la stanza...era un'altra stanza! Rivederlo non era tra i suoi programmi. Nina aveva sofferto due interi anni dopo che Michele l'aveva lasciata, ma ormai si sentiva forte e libera dall'ossessione. Aveva avuto due storie nel frattempo. Certo, per nessuno dei due ragazzi aveva provato qualcosa di paragonabile al suo amore per Michele, ma era comunque stata in grado di godere della compagnia di altri uomini e di provare dei sentimenti piuttosto intensi. Sopr

Senza abitudini

Mentre faccio stretching davanti allo specchio della palestra, concentrata sulle mie gambe, provate dalle lunghe corse nel freddo inverno, mi accorgo di non avere abitudini. "Oggi è giovedì" penso. "Stasera farò...non lo so!". Nella mia vita mancano i punti fissi. Ormai non ho più la serata che dedico a quel gruppo di amici e quella in cui esco con gli altri, il giorno del telefilm alla TV e la serata in cui cucino la pizza. Tutto casuale e variabile. Soprattutto sono sempre in città diverse. Mi fermo in un posto giusto il tempo di finire il pacco di biscotti che ho comprato il primo giorno. La mia stabilità in effetti è in disequilibrio. A volte mi sento oberata dalle cose da fare, in altri momenti fluttuo nel mio mondo interiore senza sapere quale sia il mio posto. Dopo anni trascorsi a fare tutto il più rapidamente possibile, senza soste, mi rendo conto di non sapere sfruttare il mio anticipo. Ci sono dei tempi fisiologici che dovremmo prenderci, ma non lo facci

Bianca

Era già gennaio e me ne stavo al riparo dal freddo e dalla pioggia nell'aula studio dell'università, benché sia già laureata e per il momento non abbia in mente di rimettermi a studiare. Davanti a me la schermata mi fissava, bianca come un foglio ancora immacolato. In testa tante parole, ma nessuna idea, nemmeno un progetto degno di fare da veicolo alla mia voglia di scrivere. Passa un ragazzo carico di volantini e ne appoggia uno sul mio tavolo. Lo prendo e lo giro. Fantastico. Scritte solo su una facciata, sono i miei preferiti. Prendo una penna dallo zaino e mi metto a scrivere. La schermata del computer può anche restare bianca, ma sulla carta trovo sempre qualcosa da scriverci.