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Tartacronaca Nr.21: come fare una torta d'emergenza (costo: *, tempo di preparazione: quanto vuoi)

 Tradizione forse diffusa oltre all'ufficio dove lavoro io, vuole che il giorno del suo compleanno il festeggiato porti dei dolci in ufficio. Oh (!), mai una grazia: nasci e aspetti il compleanno per regali e feste, tanto sei giovane e non pensi alla vecchiaia, poi cresci e oltre a veder gocciolare via adolescenza di anno in anno, devi pure fare te i dolci agli altri, ennesima prova dell'inesistenza della giustizia.
 Fortuna vuole che io sia nata in quella settimana dell'anno in cui è più piacevole accendere il forno e grondare sudore tutta la notte per colpa di una ca…pitolina di torta.
 Pigrizia vuole anche che in otto mesi in questa casa abbia acceso il forno solo una volta, per preparare dei biscotti che "non sono funzionati" come si direbbe in ungherese e cioè sono rimaste delle mollicce palle di colla che io e lo sfortunato cui gli avevo preparati abbiamo usato per incollare i poster alle pareti.
Reggono, va detto.
 Capacità di stare "sul pezzo" pari a zero vuole che abbia confuso l'oggi con lo ieri, che insomma fossi convinta che la mia ricorrenza preferita fosse mercoledì, non domani.

Così mi ritrovo alle undici di sera a cercare un dolce fattibile con ciò di cui dispongo:

  • birra, e va bene, si fanno tante ricette con la birra, come sanno tutti i lettori di Men's Health che da anni pubblica e ripubblica articoli sugli innumerevoli usi della bevanda al luppolo;
  • farina, ma solo 100 grammi;
  • leggo Men's Health, talvolta, non sono affari vostri;
  • un campione gratuito di olio d'oliva ricevuto al Sziget Festival;
  • orecchiette pugliesi (150 gr.) ricevute come campione gratuito nella stessa occasione;
  • sale, che potrebbe essere anche zucchero, che potrebbe essere anche…polvere di pietra, diciamo;
  • una paprika;
  • gnomo inquilino della mia paprika da collezione, che possiedo da almeno sette, e dico otto mesi;
  • torrone ancora sigillato del Natale scorso (fonderlo per ricavarne zucchero e mandorle?);
  • un limone recente (in ogni frigo vuoto che si rispetti e si faccia rispettare ce n'è uno, o mezzo);
  • lievito (pensavate che non avessi niente di utile, eh?);
  • Sputarade, la bevanda preferita dai runner, che per qualche motivo prima la bevono poi la fanno cadere a terra (con cadere a terra intendo "sputano", ma preferisco mantenere il tono forbito in questo elenco);
  • verdure congelate che però fungono da talismano, le compro sempre quando trasloco in una casa nuova e non le mangio mai: usa tramandarsele tra inquilini che si succedono negli appartamenti;
  • molto ghiaccio, non creato appositamente negli stampi, ma attaccato ai bordi del freezer;
  • miele, ma poco, davvero poco, quel rimasuglio che riposerà lì per sempre.
Tutto sommato basta scrivere su Google "Torta dissetante alla birra con mandorle e limone senza burro, senza uova (quindi "vegana", per dirlo in modo fashion), senza frutta, senza zucchero (quindi dietetica e diabete-friendly)" e otterrò il preparato di una prelibatezza a km zero, che non inquina, non unge e fa schifo. Ho anche degli zuccherini invecchiati dieci anni per decorarla.
Andata.

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